Un Otto molto fiorentino

Un luogo dell’arte nella città dell’arte è sempre una buona notizia. L’apertura dello spazio Otto, in cui l’arte viene coltivata nel segno dell’artigianato e della quotidianità, diventa un vero e proprio evento per l’intera città. In particolare per Firenze, in cui artigianato e arte sono da sempre marchi distintivi e dove la tradizione manifatturiera si sviluppa all’insegna della modernità. Otto rappresenta esattamente la strada che è possibile percorrere per cercare di fare dell’arte un sistema di vita, portando negli oggetti d’uso quotidiano la Bellezza che dovrebbe caratterizzare la vita sempre. Una bellezza, un’arte, che non rappresentano un accessorio nella vita. Questo abbiamo imparato ed ereditato dai nostri padri, che non aspettavano occasioni speciali per realizzare opere straordinarie, ma facevano dell’eccezionale la propria regola di ogni giorno. Da questi contenuti nasce Firenze stessa: in questo segno dobbiamo procedere per rendere la nostra città degna del suo grandioso passato e di quella “qualità della vita” che tanto si ricerca oggi. Una qualità che viene dal bello, dalla cura dei dettagli, dall’attenzione al presente e al senso del qui ed ora. Questo principio ha informato la storia dell’arte e dell’artigianato locale da prima del Rinascimento, passando per illustri profeti come il Bauhaus di Gropius per arrivare ora a espressioni come quelle ospitate a Otto. Un cordiale benvenuto dunque a Olivia Toscani e allo spazio d’arte che ha deciso di condividere con la città di Firenze, con l’augurio che il nostro sia un sodalizio lungo e fruttuoso.

Matteo Renzi
Sindaco di Firenze

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