Duo – Elisabetta Nencini e Livio Tessandori
Elisabetta Nencini e Livio Tessandori
Il programma di Otto luogo dell’arte continua con una mostra dedicata a due artisti italiani, Elisabetta Nencini e LivioTessandori. Artisti che hanno già collaborato in passato con Otto nei progetti di Oh!Nirica e Gadget. Qui in Duo si confrontano sulle tematiche che sono familiari nel loro lavoro: la costruzione per segni e campiture di superfici con strutture complesse. Un desiderio di confrontarci con la bidimensionalità, dopo diverse mostre in cui sono stati proposti molti oggetti tridimensionali.
Elisabetta Nencini di Firenze, artista poliedrica sempre in ricerca di materiali di scarto industriale nelle fabbriche e laboratori di Empoli e Prato. Materiali anche pregiati, come pellame residuo di tagli di fustelle, trucioli di polietilene, gomme varie, da rendere a nuova vita, attraverso la sperimentata manipolazione artistica. Materiali che sostituiscono i colori o le campiture di colore. In Oh!Nirica ci aveva proposto un copriletto interpretato come un’opera di pop art, con sottofondo ironico e onirico retroilluminato facendolo diventare un sottobosco fresco e in penombra, luogo fertilissimo per sogni e storie incantate. In queste opere presentate in Duo ci propone un ritorno rigoroso alle sue tematiche compositive alle costruzioni di linee e campiture, che anche se monocrome sono le linee che danno una leggera e delicata policromia negli spazi da loro delimitati.
Livio Tessandori, pittore da sempre, dopo viaggi, avventure e un intenso lavoro nel mondo delle case d’aste, nei primi anni Novanta torna nella sua città Lucca e si dedica completamente alla pittura. In Oh!Nirica ci ha presentato un suo dipinto molto affascinante e intrigante, realizzato con la sua pittura lenta, metodica, meditativa, procedente per sovrapposizioni. Da qui la necessità di presentare e far conoscere il suo lavoro in modo più completo e approfondito. Lavoro che ci propone un artista minimalista (mediterraneo) che si concentra sul colore e la luce, costruendo cromie, per trasparenze, per strutture ripetitive, per stati d’animo. Questo, espresso attraverso pennellate leggere e ritmiche a velatura. Quadri dipinti ad olio con superfici sovrapposte con pattern e tessiture simili a inafferrabili e magici tappeti volanti.